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Storie e Racconti

gli gnomi

Capitolo: 
11

I tre sorvolarono il paesino degli schiavi e andarono avanti. Si fermarono qualche chilometro dopo per riposare. Questa volta, però, nessuno si allontanò da Caisy. Luke stava dormendo, era sdraiato per terra con le due mani appoggiate sul petto, Neve era seduta vicino a lui e lo stava fissando. Emma stava davanti al muso di Caisy e accarezzava quella gigantesca bestia tra le enormi narici. Harry invece era seduto contro lo stomaco del drago e sembrava fosse assorto nei suoi pensieri. Emma gli si avvicinò e Gli chiese:
-Che c’è che non va?
Harry le rispose:
-Niente… sto pensando a casa mia, al mondo dove abitavo prima di essere qui…
-Vorresti dire che vuoi tornare a casa?
-No… è solo che…
-OK, lo prendo come un sì, non devi vergognartene!
Harry sospirò e guardò lontano, poi disse a Emma:
-Voglio andarmene, ma non prima di aver scoperto come mai sono arrivato qui.
A quel punto Neve intervenne:
-Se proprio ci tieni possiamo andare a far visita agli gnomi, visto che ne hai sognato uno!
Harry ed Emma approvarono. Dopo una decina di minuti Neve svegliò Luke e Tutti salirono su Caisy, poi il drago si mise a volare, alzandosi lentamente dal suolo. Neve ordinò alla sua creatura:
-Caisy, dagli gnomi!
Caisy andò fino alla montagna e la oltrepassò, poi, invece di andare dritta e tornare al bosco di Dei vampiri, girò a sinistra. Il prato rosso si trasformò a poco a poco in una rigogliosa distesa di erba verdissima e illimitata. Caisy si fermò vicino ad un albero, che in quella distesa sembrava essere l’unico. I quattro amici scesero dalla sua schiena, ma Luke andò a nascondersi sotto la pancia di Caisy. Neve gli chiese cosa avesse, poi, senza che lui le dicesse niente lei disse:
-A, sì, è vero…- poi spiegò agli altri –E’ un vampiro, fin’ ora siamo rimasti in posti dove il cielo è buio coperto dalle nuvole, qui invece fa bel tempo… Va be… ci andiamo noi… Caisy, tu rimani qui!, o almeno, credo che rimarrò anch’io a tenergli compagnia, andate voi due!
Harry ed Emma si guardarono negli occhi e sorrisero, poi Harry disse:
-OK, allora ciao!
Harry ed Emma si allontanarono tenendosi per mano. I due camminarono per un po’ in silenzio, di tanto in tanto guardandosi negli occhi e sorridendo. Neve ad un certo punto si fermò e si nascose nell’erba, che era alta almeno 20 centimetri, Harry fece lo stesso. Neve sussurrò ad Harry:
-Stai immobile e soprattutto ricordati che gli gnomi mangiano gli umani.
Harry annuì e aspettò. Un omino alto poco più di mezzo metro uscì faticosamente da un tunnel nel suolo a circa un metro di distanza da loro. Era vestito completamente di verde e aveva un ridicolo cappellino sulla testa. I suoi capelli erano rossastri e arruffati, il suo naso era enorme e aveva degli occhi piccoli e scuri. Neve si alzò e fece segno a Harry di rimanere giù. Lo gnomo la vide e lei disse:
-Mi scusi signor gnomo, vorrei chiederle qualcosa… possiamo parlarne nella vostra casa… ehm… nel vostro tunnel?
Lo gnomo grugnì e disse:
-Pure avere degli invitati! Non ti rendi conto di cosa mi chiedi? Io e mia moglie ci impegniamo tantissimo per mettere in ordine la casa e tu, cosa fai?!? Vieni qui a sporcare in casa mia come se niente fosse! Questi giovani non si rendono mai conto di cosa chiedono… E poi, “signor gnomo”, ti sembra il modo di chiamarmi? È puro razzismo, dico!
Emma sospirò e disse, in tono piuttosto divertito:
-Già, ha ragione, mi scusi… quindi possiamo parlarne qui fuori?
Lo gnomo grugnì di nuovo e disse:
-E io dovrei rimanere qui fuori a prendere il freddo solo per ascoltare le tue scemenze? Mai e poi mai, non ci penso nemmeno! E poi io adesso devo andare a lavorare!
A quel punto dal tunnel uscì una signora piuttosto anziana, che indossava un abito lungo e grigiastro e un cappello lungo e appuntito da fata di colore lilla molto sbiadito. La signora sorrise e disse:
-Dai Gruaro, smettila di lamentarti, per una buona volta!- poi si rivolse ad Emma –Sti uomini… superata una certa età non capiscono più niente… Vuoi venire in casa a bere una tazza di tè? Viene anche il tuo amichetto, però- poi si rivolse a Harry, che era ancora nascosto –Ti ho visto, puoi smetterla di nasconderti, ragazzo!
Harry si alzò un po’sorpreso e i due ragazzi seguirono Gruaro e sua moglie nel loro rifugio. Mentre Emma stava per entrare vide che la signora stava sussurrando qualcosa nell’orecchio del marito. All’interno vi era una piccola cucina, ordinatissima. Nel mezzo della stanza vi era un tavolo con due sedie, e sul tavolo vi era una tovaglia bianca su cui vi erano due tazze piene di un liquido giallo scuro, che sembrava tè. Nella parete sinistra vi era una porta che sboccava in una galleria. Gruaro chiuse la porta d’entrata con un catenaccio. La stanza, visto che era sottoterra, non aveva finestre, e questo non lasciava vie di scampo. La signora insisteva:
-Dai, sedetevi qui e bevete il vostro tè, è buonissimo, ho preparato io l’infuso!
Anche Harry si insospettì del comportamento troppo gentile dei due signori, anche Gruaro aveva smesso di lamentarsi. I due si sedettero lo stesso sulle sedie e iniziarono a bere. Harry, dopo aver bevuto tutta la sua tazza crollò a terra e dopo pochi secondi Emma fece lo stesso. L’ultima cosa che Harry riuscì a vedere furono le sagome dei due gnomi che si avvicinavano a lui con un sorriso maligno.
Quando Harry si svegliò si ritrovò completamente legato. Era ancora sottoterra, ma in un’altra stanza. Il soffitto era alto almeno 100 metri ed era sorretto da delle travi di legno. Attorno a lui c’erano tantissimi gnomi al lavoro, alcuni scavavano, altri costruivano le travi, ma c’erano anche delle donne che cucivano o che vendevano la frutta come se fossero al mercato. Guardò di fianco e vide Neve nelle sue stesse condizioni. Le chiese:
-Perché sei qui? Cos’è successo? Non eri rimasta con Luke sotto l’albero? E poi, dove sono Emma e Luke?
Neve gli disse:
-È successo che gli gnomi ci hanno visti, Caisy è scappata e poi gli gnomi ci hanno catturati… Emma e Luke si sono trasformati e ora Luke è da qualche parte sul soffitto e Emma credo che sia andata a cercare rinforzi. Un momento, cos’hai nell’orecchio?
Harry provò a scrollarsi, ma non cadde niente. A quel punto si sentì un tuono provenire dal soffitto, poi tutto cominciò a vibrare come un terremoto. Gli gnomi che c’erano intorno ai due amici scapparono urlando. Dal soffitto si sentì una specie di grugnito e poi il soffitto crollò. Dal buco che si era formato uscì una zampa con degli enormi artigli. Subito dopo quella zampa tornò dentro. Harry e Neve avrebbero voluto scappare, Harry provò a liberarsi con tutte le sue forze ma non ci riuscì. Non gli rimaneva altro che aspettare che quello che doveva succedere succedesse.

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