Per tutta la notte Harry non riuscì a chiudere occhio, sia per l’emozione sia per la paura che Luke lo voglia uccidere. Continuava a svegliarsi di colpo, a guardarsi intorno e vedere che tutti intorno a lui stavano dormendo, poi si riaddormentava, e successe più volte, fino a quando, svegliandosi, vide che Neve si era alzata. Lei notò subito che Harry era sveglio e gli chiese:
-Vuoi qualcosa per colazione?
A quel punto Luke si svegliò e disse a Neve:
-Non dargli niente, sai benissimo che se ne mangiamo ora non ne avremo mai abbastanza per quando ce ne avremo davvero bisogno!
Neve sbuffò e gli disse, arrabbiata:
-OK, hai vinto tu! Quindi però alzati e facciamo il resto della strada a piedi!
Neve disse a Caisy di abbassare la testa, poi le mise la mano destra sulla fronte e recitò qualche strana parola. Caisy sputò uno strano getto di un liquido bianco brillante dalla bocca e dalle narici, poi iniziò a rimpicciolirsi e alla fine si trasformò in una piccola lucertola azzurra. Harry disse:
-Strano, mi aspettavo che tornasse la collana di prima!
Neve gli rispose:
-Potrei anche trasformarla in pietra, però non mi ricordo cosa devo dire…
Luke si alzò brontolando e i tre iniziarono a camminare per raggiungere il castello. Neve fu la prima a parlare, e chiese a Luke:
-Tu per caso sai qualcosa in più sulla maledizione di Jack?
Lui alzò le spalle e rispose:- No, nessuno lo sa, massimo massimo il nostro capo, visto che ne ha qualcosa a che fare!
Harry chiese: -Come, perché ha qualcosa a che fare con la maledizione?
Luke rispose: -Be, devi sapere che la maledizione impedisce a Jack di uccidere la gente nel nostro bosco, e visto che il bosco è suo…
I tre camminarono per qualche minuto, poi Harry chiese a Neve:
-Qui noi non siamo sulla terra, vero?
Rispose Luke: -No, ma dai! Te ne sei accorto adesso?
Neve sospirò e rispose a Harry:
-Sai che in alcune storie ci sono degli oggetti magici tipo specchi che ti fanno andare in un mondo completamente diverso da quello dove eri prima? Nel tuo caso è successo più o meno così, e ti ritrovi in un’altra dimensione, più o meno hai capito?
Harry rispose:
-Più o meno…
Neve poi gli chiese:
-E tu hai una minima idea di cosa ti è successo o di cosa hai sognato questa notte?
-Be…diciamo che ho sognato uno gnomo che saltellava a destra e a sinistra per la mia stanza e mi diceva di seguirlo…
-E tu lo hai seguito?!?
-Perché?
-secondo me era solo un’illusione, però quelli veri ti attirano e poi ti mangiano lo sai?!?
-Va be; l’ho seguito fuori dalla finestra e poi siamo andati in una specie di tunnel, nel mio giardino… e dopo non me lo ricordo più.
-Come non te lo ricordi più?!?
Luke intervenne, freddo:
-E’ un umano, cosa pretendi? Non è che sia un leone blu o chissà cosa per pretendere che si ricordi i suoi sogni!
Neve sospirò e disse:
-Secondo me lo dici così ma poi neanche tu non te lo ricordi!
Dall’espressione che fece Luke si capiva chiaramente che non se lo ricordava più, ma per difesa aggiunse:
-Neanche tu, allora!
Neve, come se si aspettasse quella reazione rispose, calma:
-Certo che me lo ricordo: stavo volando sulla schiena di Caisy su un mondo congelato…
Luke: -E poi?
Neve: -Poi basta, così per tutta la notte è stato così…
Luke: -Stai mentendo…
Harry a quel punto intervenne:
-Dai non ci interessa cosa ha sognato!
Harry a quel punto guardò davanti a sé. Non riusciva a credere a come era grande l’edificio che gli stava a pochi metri di distanza. Era complente nero e, per i primi cinquanta metri, privo di finestre. Era ricoperto di muschio e si vedeva bene che i suoi mattoni erano molto vecchi. I tre fecero il giro del castello e trovarono un grosso portone in legno marcio, che continuava a cigolare e a provare ad aprirsi, ma non poteva, visto che era chiuso da un catenaccio gigantesco. Luke disse rassegnato:
-Qui non c’è modo di entrare…
Neve subito gli disse, tranquillamente:
-Invece ce n’è uno- poi si rivolse al portone –Potresti aprirti, per favore? Se non puoi potresti almeno lasciare che ti passiamo sotto, è per salvare qualcuno! Ti prometto che quando torneremo ti porto qualcosa per ringraziarti!
Il portone cigolò e si sollevò lentamente di qualche centimetro e i tre si infilarono dentro il castello appena prima che il portone li schiacciasse.
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