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Storie e Racconti

inizia il viaggio

Capitolo: 
4

Ghiaccio recitò qualche strana parola e tutti uscirono all’aperto. Si posizionarono in cerchio intorno a Neve, per evocare il drago. Neve si tolse dalla tasca una collana e la posò delicatamente per terra davanti a sé. Fece qualche passo indietro e si mise anche lei nel cerchio. Tutti si diedero la mano e Ghiaccio disse:
-Al mio via recitate tutti per 3 volte ”Ingius Finklir eddis” tre…due…uno…via!
Tutti recitarono quelle strane parole e la pietra emanò un fortissimo vento che rischiò di travolgere tutti. Dopo ne uscì uno strano gas azzurro che ben presto si propagò nell’aria impedendo di vedere quello che stava succedendo. Quando l’effetto del gas svanì la pietra era sparita senza lasciare tracce. Harry si guardò intorno e vide che dietro di lui c’era un gigantesco Mostro azzurro con il muso lungo e delle gigantesche ali blu che sembravano a quelle di un pipistrello: era il drago di Neve. Era alto almeno quanto Zorik, ma aveva l’aria felice e spensierata, proprio come la sua padroncina.
Neve disse: -allora, cosa aspettiamo a partire?
Ghiaccio –hai ragione, potete salire.
Harry allora chiese –E come si fa a salirci sopra?
Neve –Più facile di quanto credi; Caisy, abbassa la testa!
Il grosso drago si abbassò e posò delicatamente la testa a pochi centimetri di distanza da Neve e lasciò che lei si arrampicasse dal suo muso fino alla sua schiena. Da lì lei gridò:
-Dai, venite Anche voi due!
Luke non se lo fece ripetere due volte e salì senza problemi, invece Harry esitò un po’prima di mettere i piedi sul muso della bestia. Si aggrappò con le due mani al collo di Caisy e provò ad arrivare fino alla sua schiena a quattro zampe. Andò avanti per qualche passo in questo modo, poi perse l’equilibrio e fece appena in tempo ad attaccarsi, altrimenti sarebbe caduto. Rimase attaccato ancora per qualche secondo, poi riprese ad andare avanti, ma molto più lentamente.
Caisy, che intanto non ne poteva più di tenere Harry sul suo collo, si alzò e lo fece rotolare lungo il suo collo, fino alla schiena, dove fu fermato dagli altri due, che gli impedirono di cadere giù dal drago. Neve lo rimproverò:
-Ce ne hai messo di tempo! –poi si rivolse al drago- Caisy -in volo!
Il drago si alzò in volo lentamente. Neve, Harry e Luke si misero in fila lungo la colonna vertebrale del drago e si attaccarono a chi gli stava davanti, a parte Neve che si attaccava al collo di Caisy. Quando il drago iniziò a prendere quota Neve disse a Harry, che gli stava dietro:
-Non sei mai salito su un drago?
Luke rispose, freddo:
- è un umano!
Contrariamente a ciò che sia Harry sia Luke credevano Neve non mostrò nessuno stupore. O almeno, non trovava che fosse qualcosa di grave. Disse a Luke:
-E allora? Non sono mica un vampiro, io! OK che gli umani non dovrebbero poter venire, però non devi neanche farne un dilemma!
Luke sbuffò. Neve non gli fece caso e chiese a Harry:
-Come ti chiami?
-Harry
-E come mai sei arrivato fin qui?
-E’ una lunga storia…posso raccontartela dopo?
-Come vuoi, ma la prossima sosta è fra due ore!
Caisy raggiunse in poco la fine della distesa di terra grigia. All’inizio vi erano solo alcune erbette che dalla schiena del drago si vedevano appena, poi, poco a poco la brulla distesa si trasformò in un rigoglioso prato rosso fuoco con dei bellissimi fiorellini lilla. Alla fine di questo giardino appariva una gigantesca montagna innevata, ma anche questa non poteva essere definita normale: la montagna era blu e la neve arancione.
Caisy la oltrepassò. Harry rimase sorpreso da quello che vi era dietro: la montagna e tutto il resto erano completamente grigi e tristi. Il drago sorvolò un paesino. Gli abitanti di quel luogo erano mal vestiti e affamati, molti di loro erano vecchi e avevano una grossa gobba sulla schiena. Le case invece sembravano quasi a delle assi di legno marcio buttate lì. I pochi bambini erano rannicchiati in un angolino a piangere e a tremare dal freddo. Di adulti non se ne vedeva. Harry chiese:
-Perché sono ridotti così? Perché non ci sono i genitori di questi bambini?
Neve aspettò qualche secondo, poi rispose:
-Gli anziani un tempo erano schiavi di Jack, gli adulti lo sono e i bambini lo saranno- Poi ordinò a Caisy- Atterraggio!
Il drago scese a picchiata e atterrò vicino al paesino. La gente scappò nelle capanne, spaventata dall’immensa creatura azzurra. Neve e Luke non ci fecero caso e si installarono. Neve capì subito che a Harry dispiaceva per la sorte di quelle persone, quindi gli si avvicinò e gli disse:
-non prenderlo come una ragione per odiare Jack, devi sapere che tutti qui lo fanno, se vuoi puoi andare a fare un giro, ma torna fra un’ora e non oltre.
-Perché?
-Per ora non posso dirtelo, ma un’ultima cosa… A no, è vero, no no niente…
-Tu mi stai nascondendo qualcosa!
-Ti dirò tutto dopo, promesso.
Harry si allontanò da Caisy ed andò verso il paesino. Mentre si allontanava sentì che Luke bisbigliava qualcosa nell’ orecchio di Neve che assomigliava all’inizio a un rimprovero perché Neve era stata troppo dolce con Harry, ma che poi si trasformò in una faccenda molto più seria. Luke sussurrava:
-Perché non gli hai detto tutta la verità? Va bene che poi è sicuro che morirà perché non è più protetto dall’incantesimo, ma è solo un umano; e poi di Emma chi se ne importa!
Harry sobbalzò: Luke voleva lasciare morire sia lui che Emma.

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