Jack non rispose. Gli altri tre lo stavano fissando e lui poi disse, seccato:
-Vi basta sapere che fa parte della maledizione?
Ormai erano arrivati alla fine del corridoio. Jack prese una piccola chiave arrugginita da una tasca interna del suo giubbotto, la infilò nel buco della serratura e la girò lentamente e con molta fatica. La porta si aprì cigolando. Dietro di essa vi era una civetta bianca, appoggiata su di un paletto, con i suoi grandi occhi gialli che sembrava stessero piangendo. La sua zampa era legata con una catena al paletto. Jack le si avvicinò e le disse:
-Sei fortunata, quest’idiota è riuscito a sconfiggermi e adesso devo lasciarti libera per sempre!
E dicendo queste parole staccò la catena dalla zampa di Emma, che si trasformò in umana, corse verso Harry e lo abbracciò. Harry disse a Jack, come se non fosse ancora abbastanza soddisfatto:
-L’hai detto tu che avere un nemico ignorante non è divertente, allora, perché non mi parli della tua maledizione? E poi avevi detto che me ne avresti parlato!
Jack sospirò, poi disse:
-OK, hai vinto tu!- poi si sedette per terra e disse –Allora… avevo un fratello maggiore che si chiamava come te e vivevo nel mondo, o meglio, nella dimensione degli umani, con i miei genitori e due dei miei nonni, gli altri erano morti prima che io nascessi. A otto anni ho scoperto che non ero un comune mortale, o almeno, che non ero uguale a tutti gli altri. Avevo trovato un passaggio segreto per andare da un mondo all’altro. Ci sono entrato e mi sono ritrovato dall’altra parte della montagna che avete sorpassato per arrivare qui. Sono subito tornato indietro, ma ci sono tornato tutti i giorni. A 13 anni i miei genitori si erano arrabbiati con me e io ho deciso di rifugiarmi in quel mondo e di non tornare mai più sulla terra. Poco dopo ho deciso di esplorare l’altro lato della montagna e vi ho trovato quello che c’è adesso: tristezza e desolazione(quindi non prendetevela con me se questo posto fa pena). Sono arrivato in questo castello dopo qualche giorno, poco prima della morte del sovrano che comandava questo posto prima di me, che era molto malato. Non aveva eredi e, chissà come mai, appena mi aveva visto, mi ha fatto passare per suo figlio, dandomi così tutto il suo potere. E fin qui me la sono cavata bene senza magia e senza maledizioni. Comandavo un impero gigantesco a soli 13 anni, ma anche allora sapevo che era molto fragile e a ogni momento rischiava di esserci una rivolta…
Neve disse:
-Già, comandare un impero senza magia è possibile solo nel mondo degli umani, ma riuscire a avere poteri magici è quasi impossibile!
Jack continuò:
-E l’unico modo di aver un pizzico di magia è quello di rubarla o prenderla alle streghe, no? Dopo averglielo chiesto più volte ho deciso di attaccarle, ma anche questo non ha funzionato, anzi, le streghe hanno fatto una strage dei miei uomini. Ho dovuto usare un altro metodo, un accordo, che non è altro che la maledizione. Avrei il diritto a dei poteri eccezionali, ma non sempre, per esempio:
• far apparire qualsiasi oggetto dal nulla
• trasformarmi in pipistrello, ma solo fuori dai miei territori e solo con la luna piena
• diventare invisibile, ma solo fuori dalle battaglie
• comandare a bacchetta i miei uomini
• una memoria eccezionale
Diventare invisibile fuori da una battaglia è inutile, però… Va be, ho dei superpoteri, ma ho avuto degli svantaggi con questa stupida maledizione:
• non posso uccidere fuori dal mio territorio
• non posso mentire o non rispettare un patto
• devo uccidere il primo umano che viene in questa dimensione
• non posso lasciare i miei territori per più di due giorni
• non sono più considerato un umano ma un demone
• tutte le ragazze che mi piacciono sono trasformate in mostri che ho il potere di comandare
OK, ho finito di parlarvi di questa stupida maledizione, però adesso andatevene via!
I quattro amici non se lo fecero ripetere, uscirono subito dal castello e salirono sulla schiena di Caisy, che li stava aspettando fuori. Harry disse ancora a Jack:
-Un’ultima cosa: perché all’inizio avevi detto di non essere come gli altri umani?
Jack gli rispose:
-perché i comuni mortali come te non possono vedere i posti per passare da una dimensione all’altra, e questa è l’ultima cosa che ti dirò.
Neve ordinò a Caisy di decollare e i quattro si allontanarono lentamente dal castello di Jack per tornare nel bosco.
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