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Storie e Racconti

la verità

Capitolo: 
6

Harry e Neve rimanevano immobili, si tenevano per una mano aspettando le decisioni dei soldati, che però sembravano indecisi. I secondi sembravano interminabili. Harry guardava con odio negli occhi il capo delle guardie, che a sua volta lo stava fissando. Neve invece stringeva la mano di Harry più forte che poteva, e aveva gli occhi fissi sul suo amico, pieni di paura.
Il capo delle guardie, ad un certo punto, ordinò qualcosa ai suoi uomini. Due di loro scesero da cavallo e si avvicinarono ai prigionieri, armati di spade. Harry fece un passo indietro, ma non avrebbe potuto indietreggiare di più, altrimenti sarebbe finito nelle fiamme. Loro mossero altri passi verso di lui.
Si sentì un grido acuto provenire dall’alto, tutti alzarono lo sguardo e videro una grossa sagoma che volava. Era Caisy. Nessuno stava più pensando a Neve e a Harry, quindi lui prese la spada magica e tagliò la testa ai due uomini che erano scesi da cavallo. Gli altri se ne accorsero subito e provarono a calpestarli con gli zoccoli dei loro cavalli. Harry e Neve salirono sui due cavalli i cui proprietari erano morti e scapparono al galoppo. Caisy scese, ma non si fermò. Rimase a sorvolare la zona intorno a Harry e Neve. Neve disse:
-Salta sull’ala, presto!
Neve scese da cavallo, afferrò la mano di Harry e lo tirò sull’ala di Caisy, che non prese quota finché i due non furono saliti sulla sua schiena. Luke aiutò Neve a salire e poi disse, come se niente fosse:
-Ce ne avete messo di tempo!
Neve rispose, arrabbiata:
-Noioso, sono sicura che se ci fossi andato tu ce ne avresti messo più del doppio! E poi, chi lo sapeva che le guardie sarebbero arrivate in anticipo di tre quarti d’ora! Aspetta, come mai tu non sei venuto prima, subito dopo che hai visto arrivare le guardie?
Luke tacque per qualche secondo, poi disse:
-Non avevo dormito da più di 30 ore… mi sono svegliato solo quando Caisy si è agitata per il fuoco…
Neve sospirò e si girò verso la direzione in cui stava andando il drago.
Passarono molte ore di viaggio prima che Neve ordinasse a Caisy di atterrare. Dall’ora che Harry poteva leggere sul suo orologio si poteva dedurre che fosse sera, ma lo capiva solo per questo, perché lì il cielo aveva sempre lo stesso colore grigio cupo. Caisy atterrò delicatamente. Il primo a scendere fu Luke, che doveva “assolutamente sgranchirsi le gambe per il troppo tempo passato sulla groppa di questo coso volante”. Harry voleva assolutamente sapere tutto quello che non gli era stato detto fino a quel momento. Harry e Neve si appoggiarono sulla schiena di Caisy. Neve gli chiese cosa voleva sapere e lui rispose:
-Be…Vediamo…A si, chi è Jack?
-In che senso? E’ il tuo peggior nemico!
-No…intendo a che specie appartiene, come per esempio Luke è un vampiro e io sono un umano…
-Sai che non lo so?
-Ok, e immagino che tu non sappia nemmeno perché si è ricordato di tutte le domande che gli avevo fatto per rispondermi di botto, vero?
-Anche i vampiri hanno una buona memoria, allora! E’ solo una questione di allenamento, o almeno credo…
-E di Zorik, il suo mostro, ne sai qualcosa?
-In realtà è una ragazza che Jack ama, e per chissà quale maledizione, quando Jack lo desidera, si trasforma in mostro, ed è la stessa cosa per Emma, credo.
-Bella cosa trasformare la sua ragazza in mostro- scherzò Harry, poi disse – Ma, sai qualcosa in più su di Emma?
-Se ti fa piacere io so tutto su di Emma, e adesso se vuoi te ne parlo. Prima che lo incontrasse, Emma era perdutamente innamorata di Jack, lo ha incontrato per la prima volta nel bosco, si sono parlati e anche Jack si è innamorato di Emma, e poi è successo quello che doveva succedere, sono rimasti insieme per qualche mese, poi lei si è stancata e lo ha lasciato, lui non glielo ha perdonato e passa il tempo a rapirla e a romperle le scatole, è sempre la stessa storia!
-Perché dovevo tornare fra un’ora, quando eravamo al paesino?
-Perché i soldati sarebbero dovuti venire un’ora dopo, però, non si sa perché, hanno anticipato, e la seconda cosa che volevo dirti prima era di non avere compassione per i bambini, cosa che hai fatto.
-Perché?
-Dovresti vedere il loro vero aspetto, sai, a prima vista potrebbero sembrare delle povere persone indifese, ma sono dei demoni, creature mostruose e assassine che per vivere in buone condizioni devono nutrirsi con anime umane.
-E perché allora sono ancora me stesso?
-Non ha fatto in tempo, però stava iniziando, quelle parole che ha detto sono la prima parte del rito per estrarre la tua anima.
-Tu invece che cosa gli hai detto?
-Soltanto che lo tenevi sulle tue ginocchia per tagliargli la testa. A, è vero, il bambino sapeva che eri umano, ho usato quella scusa solo perché è vero che non devi far sapere a tutti che sei umano. Gli umani qui sono prede, sia per i demoni che per i vampiri che per Jack, quindi stai attento!
-A, un’ultima cosa: sai per caso cos’è quella pallina rossa che il soldato di prima aveva lanciato per fare l’incendio?
-Sì, è una certa quantità di sangue di drago che si può prendere solo da un drago che sta morendo dissanguato e se ne può riempire solo un contenitore per drago. Ha il potere di esprimere un desiderio, ma gli uomini di Jack ne usano tantissimi e hanno ucciso tutti quelli della regione.
A quel punto Luke tornò e annunciò che si sarebbero accampati lì, poi Neve chiese a Harry:
-Io ti ho raccontato quello che volevi sapere, adesso però tu ci devi dire cosa ti è successo, va bene?
Così Harry raccontò per la terza volta la sua storia, e quando ebbe finito chiese:
-Dov’è il castello, è lontano da qui?
-Guardalo!- e indicò l’orizzonte.
Attraverso la fitta nebbia Harry vide la sagoma di una torre che doveva essere la più alta.

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