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Storie e Racconti

l'incendio

Capitolo: 
5

Ormai Harry credeva di aver capito tutto: finché qualcuno non gli avesse spiegato qualcosa lui era invulnerabile a Jack. Ma visto che quello che aveva appena dedotto non era stato detto a lui, Harry suppose che era come se non lo sapesse. Mentre era assorto in queste riflessioni dei bambini gli vennero vicino. Harry si sedette e prese in braccio uno di loro che non doveva avere più di 4 anni, era vestito solo con uno straccio sporco e tremava di freddo. Il bambino lo abbracciò e disse, con voce tremante e piagnucolando:
-Inf… Ayco…Chonfy…
A quel punto Harry sentì una mano fredda appoggiarsi sulla sua spalla. Lui si girò di scatto e vide Neve, che lo aveva seguito. Lei disse al bambino:
-Ingerf! Verd sed recystos!- il bambino scese dalle ginocchia di Harry e si nascose sotto un cumulo di macerie. Neve a quel punto si rivolse a Harry:
-Ho parlato con Luke e dovrei chiederti una cosa: quando hai incontrato Jack l’hai attaccato o hai fatto qualcosa contro la sua volontà?
Harry ci pensò bene e gli venne in mente che aveva provato a mettersi tra Jack e Emma per proteggere l’amica e lo disse a Neve. Lei rispose con un tono quasi felice:
-Non sei più protetto dalla maledizione, quindi possiamo raccontarti quello che vuoi! Facciamo sta sera, però.
Harry a quel punto pensò al bambino di prima e chiese a Neve il perché lo avesse cacciato via.
-Nessuno dovrebbe sapere che sei un umano, è troppo rischioso, il perché te lo dirò sta sera.
-Non mi piace questa storia…
Neve alzò le spalle e fece per andarsene, ma Harry la fermò.
-Aspetta, come hai fatto a parlare con quel bambino?
-Beh, se so parlare la loro lingua. Non è che sia un’impresa.
Neve voltò le spalle a Harry, ma questa volta rimase immobile, come se stesse cercando di percepire dei rumori. Aspettò qualche secondo, poi tirò la mano la Harry e gli gridò:
-Corri!
Ma era troppo tardi: una decina di uomini a cavallo circondarono il villaggio. Harry e Neve si nascosero in una delle capanne e aspettarono. Uno di loro, che doveva essere il capo, gridava parole incomprensibili ai suoi uomini e agli abitanti di quel luogo. Era un uomo che doveva avere una quarantina di anni, dall’aria molto severa. Aveva una barba piuttosto lunga e gli occhi scuri, i suoi capelli erano nascosti da un elmo. In mano teneva una frusta. Cavalcava un cavallo bianco a puntini grigi che continuava a impennare e a disubbidire agli ordini del suo padrone. Neve sussurrò:
-Sei fortunato, non stanno cercando noi, guarda!
Infatti i soldati fecero allineare i ragazzi del paesino davanti al loro capo, e questo chiedeva qualcosa ai più grandi, nella solita lingua incomprensibile. Loro rispondevano e lui passava oltre. Quando ebbe finito ordinò qualcosa ai suoi uomini e loro cominciarono ad andarsene, ma subito dopo lui li fermò e, chiamò uno di loro. Lui si avvicinò al capo col suo cavallo nero. I due scesero dai loro cavalli e, tenendo le redini con una mano, si dissero qualcosa nell’orecchio.
Il soldato prese da una borsa una specie di biglia rossa e la scagliò contro una casa, che si mise subito a bruciare. Decine di vecchi ne uscirono con i vestiti che prendevano fuoco e andavano a rifugiarsi in altre case, e subito dopo anche queste prendevano fuoco. In pochi minuti l’intero villaggio stava bruciando. I bambini e i ragazzi si salvarono perché la zona dove erano stati messi non era infiammabile. Anche Harry e Neve furono costretti a fuggire. Neve sussurrò a Harry:
-Seguimi, forse riusciamo a non farci notare!
I due corsero a nascondersi dietro a un cumulo di legna infuocata. I soldati Cavalcavano al galoppo, circondando le capanne che stavano bruciando. Harry e Neve cambiarono ancora una volta il loro nascondiglio. A quel punto uno dei soldati di Jack, durante un giro di ispezione per controllare che nessuno riuscisse a fuggire, li vide. Urlò qualcosa agli altri e questi vennero subito, e dopo pochi secondi I due furono circondati dai soldati a cavallo e iniziarono a temere il peggio.

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