Harry camminava per il bosco senza una meta precisa, con in testa solo il fatto che aveva lasciato che Jack portasse via Emma. Camminò per qualche ora senza neppure capire se stesse andando avanti o se stesse percorrendo sempre la stessa strada. Questo pensiero era così ossessionante che Harry decise di disegnare un cerchio di rametti per terra, così, se lo avesse visto di nuovo, avrebbe scoperto la verità. Camminò ancora per una decina di metri, sempre guardandosi intorno.
Ad un certo punto sentì un vento forte venirgli incontro, lui provò a coprirsi meglio ma in quel momento si mise a nevicare. Harry guardò in avanti e vide un bellissimo castello. Quello che era certo era che non era un castello come tutti gli altri: era completamente bianco ed emanava una strana luce. Harry si avvicinò, toccò uno dei suoi muri e scoprì con stupore che era fatto completamente di ghiaccio. Il portone d’ingresso era aperto e lui entrò, pensando che all’interno si sarebbe potuto riscaldare (idea molto stupida, visto che il castello era di ghiaccio).
Passò per molte stanze e corridoi senza incontrare nessuno, finché non arrivò in una gigantesca sala rettangolare. Ai suoi lati Harry vide delle statue di giaccio di umani e di mostri e in fondo vi era un trono anch’esso di ghiaccio. Sul trono però non c’era nessuno. Harry stava per tornare indietro, quando sentì una voce dietro di lui:
-Perché sei entrato?
-Be’…c’era la porta aperta e io…
-OK, e ti serve qualcosa?
-Prima di tutto c’è una vita da salvare, poi, ma questo è meno importante, ho freddo
-Ma ti sembra il modo di parlare a casa degli altri?
Fino a quel punto Harry non si era neanche accorto che non stava vedendo la persona con cui parlava e quando lo capì gli chiese chi fosse. Da dietro una statua sbucò un uomo che doveva avere non più di 25 anni, piuttosto alto, con la pelle pallida e i capelli di un biondo chiarissimo, quasi bianco. I suoi occhi erano azzurri. Indossava dei vestiti e un mantello scuri con delle sfumature azzurre.
-Ma tu non sei un vampiro, allora?
-No, Perché?
-I vampiri non possono entrare qui, il ghiaccio riflette troppo La luce… Tu invece cosa sei?
-Un umano.
-Puoi spiegarmi come sei arrivato qui?
Così Harry gli raccontò cosa era successo.
-Come ti chiami?
-Harry, e tu?
-Puoi chiamarmi Ghiaccio
-Adesso però possiamo pensare a Emma?
-OK, e avevi freddo… tieni questo. –e gli diede un giubbotto.
Ghiaccio prese la mano di Harry e recitò qualche parola incomprensibile. I due furono aspirati da un vortice di neve e finirono in una stanza buia. I muri erano scuri e non vi erano finestre. Harry guardò in alto e vide moltissimi pipistrelli appesi al soffitto. Uno di loro volò fino a loro e si trasformò in un vampiro. Harry fece un passo indietro. Il vampiro chiese:
-E’ un umano, vero?
Ghiaccio rispose –sì, Jack ha di nuovo rapito Emma e lui mi ha avvertito.
Harry chiese –perché “di nuovo”?
Ma Ghiaccio gli fece solo cenno che glielo avrebbe detto dopo e continuò il suo discorso –Potresti ritrovarla?
- Ne parlerò con qualcun altro, però, visto che lui l’ha vista mentre si stava trasformando, dovrà andarci anche lui!
-Ma morirà! Non ha nessun potere magico!
-OK, hai ragione, però i poteri glieli dai tu, visto che non credo che accetterà di diventare un vampiro!
-La spada magica secondo te basta?
-Ma si, dai, cosa credi che gli possa succedere?
-Se muore possiamo dire addio a Emma!
-Dagli la spada e la facciamo finita!
Ghiaccio chiuse gli occhi, recitò delle strane parole e fece dei gesti con le mani e dopo qualche secondo fece apparire la spada magica. La passò a Harry che ammirava la perfezione dell’arma. Il vampiro si rivolse a Harry e disse:
-Credi che ti basterà? Vuoi un aiutante? A, sì, dimenticavo, Ghiaccio, non può andare al castello di Jack vestito così, ci pensi tu, vero?
Ghiaccio schioccò le dita e subito dopo i vestiti di Harry si erano trasformati da un paio di Jeans bucati, una maglietta a maniche lunghe e il giubbotto che Ghiaccio gli aveva dato a vestiti elastici e neri e un mantello dello stesso colore. Appesa a una cintura di cuoio teneva la spada magica. Ghiaccio si rivolse al vampiro e disse:
- potresti dargli almeno un’aiutante, ma sai, qualcuno che sappia fare qualcosa in più di succhiare sangue?
-Se proprio vuoi… Luke, vieni giù!
Dal soffitto scese giù un piccolo pipistrello grigio. Si trasformò in ragazzo e cadde a terra in modo tutt’altro che delicato. Si inchinò davanti all’altro vampiro e poi chiese:
-Cosa devo fare?
questo rispose –Aiutare lui a ritrovare Emma nel castello di Jack.
-Da Jack? Ma siete matti? Li se non muori sei fortunato!
-Ci vai e basta!
Harry a quel punto disse a Luke –dai, secondo me non hai possibilità di non andarci, piuttosto, come facciamo a raggiungere il castello?
Luke rispose –Semplice, voliamo, cosa credi?
Ghiaccio –E’ un umano!
Luke fece una smorfia e disse –E voi pretendete che io stia in gruppo con un umano? Ma neanche per sogno!
Ghiaccio –Cos’hai contro gli umani?
–E’ un vampiro, no?
Ghiaccio –Cosa cambia, tanto non può ucciderlo comunque. E poi, non è che debbano diventare amici, è solo una missione di salvataggio!
Luke interruppe la discussione tra il vampiro e Ghiaccio e disse:
-OK, OK, ho capito! Però, visto che è un umano, come facciamo a viaggiare?
Il vampiro –Ghiaccio, ce l’hai un drago decente?
–Sì, però l’unico cavalcabile sarebbe di mia sorella!
–Preferisci che va anche lei o che ci presta il drago?
–lei preferirebbe cento volte di venire piuttosto di lasciare il suo drago nelle mani di Luke, però…
A quel punto le porte della stanza si spalancarono e apparve una ragazza che doveva avere l’età di Harry, ovvero 12 anni. Era di media statura e molto magra. Aveva dei lunghi capelli neri legati in due code. I suoi occhi erano scuri e vivaci. Indossava vestiti di colore viola acceso. Ghiaccio le disse:
-Neve, cosa ci fai qui?
–Stavamo proprio pensando a te, sai. Ci stavamo chiedendo se volessi accompagnare questi due al castello di Jack con il tuo drago!
Neve lo guardò negli occhi perplessa e poi rispose:
-Be, io ci sto!- E poi sorrise.
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